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Usura Conto Corrente

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Usura conto corrente o semplicemente usura bancaria, quando se ne parla sembra di evocare un mostro degli abissi, stupefacente la forza con cui il sistema bancario cerchi di nascondere tale “anomalia”, al tempo stesso, però, non smette di applicarla.

Negli ultimi 10 anni, dedicandomi con passione al contrasto usura bancaria, ho analizzato migliaia di rapporti di conto corrente, affidamenti di cassa, salvo buon fine, etc.

Almeno il 90% dei rapporti presentava e presenta profili usurari, questo non solo sui rapporti datati ma anche su quelli recenti, perchè, come detto, la maggior parte delle banche, non ha nessuna intenzione di perdere i profitti che ne derivano.

Contrariamente a quanto si pensa comunemente il sistema bancario non si è adeguato nel corso del tempo, ma continua imperterrito ad applicare condizioni usurarie.

Se stai cercando informazioni sul tema della usura bancaria su conto corrente sei nel posto giusto, ti darò, in questo articolo, le principali informazioni, le metodologie di calcolo e gli strumenti per difenderti se è questa la tua necessità.

Andiamo!

Cosa È L’usura Bancaria

Il 7 marzo 1996 veniva varata la legge 108 entrata in vigore il successivo 24 marzo che ha modificato l’articolo 644 del Codice penale, stabilendo:

“La legge stabilisce il limite oltre il quale gli interessi sono sempre usurari.”

“Per la determinazione del tasso di interesse usurario si tiene conto delle commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e delle spese, escluse quelle per imposte e tasse, collegate alla erogazione del credito”.

La novità legislativa consiste, in sintesi, nella introduzione della fattispecie di usura bancaria. Il legislatore ha di conseguenza dato incarico a Banca D’Italia di fornire istruzioni agli istituti di credito per il rilevamento dei tassi medi e quindi quelli soglia. In sintesi, Banca D’Italia ha classificato diverse categorie per le operazioni bancarie, le principali:

  • Apertura di credito in c/c
  • Anticipi SBF
  • Credito personale
  • Credito finalizzato
  • Factoring
  • Leasing strumentale
  • Leasing immobiliare
  • Mutui a tasso fisso
  • Mutui a tasso variabile

 

Per ogni categoria sono elencati dettagliatamente le spese da includere o escludere per il calcolo dei tassi effettivi. Per ogni categoria tutte le banche comunicano trimestralmente i tassi mediamente applicati. Tali tassi, aumentati di uno “spread” o differenziale, formano il tasso soglia usura.

Quando la banca applica in concreto o pattuisce interessi usurai, quindi con tassi maggiori delle soglie consentite, questa è usura bancaria.

Notate bene, è molto raro, anche se è capitato, che la banca applichi interessi usurari “de visu” quindi con tassi esposti in contratto, maggiori delle soglie consentite. È necessario, questo è il nostro lavoro, calcolare con l’analisi dei rapporti il vero tasso applicato dalla banca, il TEG (tasso effettivo globale), inserendo nel computo tutti quei costi, specie quelli artatamente occultati.

Cosa È L’usura Conto Corrente Bancario

L’applicazione di tassi effettivi usura conto corrente da parte degli istituti bancari italiani è molto diffusa, specie sui conti con fido di cassa o anticipi SBF; è su queste due categorie che si concentra il massimo numero di illeciti bancari perchè è più complesso, per la clientela, controllare e verificare i costi che fanno “lievitare i tassi”.

In linea generale possiamo dire che quando la banca applica o pattuisce interessi in misura superiore alle soglie consentite siamo in presenza di usura.

Oggi, con l’evolversi della giurisprudenza, si individuano tre tipi di interessi usurari conto corrente:

  • Usura Originaria
  • Usura Sopravvenuta
  • Usura Concretamente Applicata

 

A mio avviso, e in sintesi spiegherò perché, per i conti correnti affidati è corretto parlare di usura originaria o usura concretamente applicata, non mai di usura sopravvenuta, grande cavallo di battaglia di tecnici e legali filo bancari.

Usura Originaria Conto Corrente

Ovvero usura pattizia conto corrente o ancora, usura contrattuale conto corrente, si concretizza quando il tasso debitore pattuito è maggiore della soglia vigente al momento della sottoscrizione del contratto.

È altamente improbabile, come detto, che il tasso facciale, tecnicamente TAN (tasso annuo nominale) sia superiore alla soglia vigente. Per verificare la sussistenza di pattuizioni usuraie è necessario calcolare il TEG (tasso effettivo globale) contrattuale, inserendo nel computo, tutte le spese collegate all’erogazione del credito, specie quelle artatamente occultate tra le righe dei movimenti bancari.

Non è questa la sede di una disquisizione tecnica, ma vi assicuro che le banche, molto spesso, oltre agli interessi debitori, applicano spese e commissioni di varia natura e varie denominazioni, quali CIV, CDF, DIF che, spesso, nel loro insieme, superano gli interessi stessi. Tali spese devono essere inserite, nel modo giusto, nel computo del TEG perchè è questo il modo corretto di eseguire la verifica.

Particolare attenzione viene da me rivolta alle CMS, commissione di massimo scoperto, vecchia gloria del sistema bancario che ha falcidiato i rapporti bancari fino al 31.12.2009, portando alle banche utili inimmaginabili.

Con la sentenza di Cassazione n.16303/2018 le Sezioni unite civili hanno definitivamente fatto chiarezza sulla usurarietà delle pattuizioni relative alle CMS. Analizzando i vecchi contratti con le modalità di calcolo enunciate dalla sentenza, si rileva, molto spesso, l’usurarietà delle pattuizioni e quindi il contratto, in relazione agli interessi, diviene nullo.

Usura Sopravvenuta Conto Corrente

Su questo tema vorrei fare chiarezza, perchè, per quanto di semplice comprensione, viene troppo spesso travisato in senso filo bancario. Il concetto di “usura sopravvenuta” è nato con la sentenza di Cassazione, Sezioni Unite Civili, del 19 ottobre 2017, n. 24675.

La pronuncia deriva da una lite avente ad oggetto un contratto di mutuo, non un conto corrente, stipulato nel 1990, quindi molto prima della nascita della legge 108/1996. Nel corso degli anni, la pattuizione è divenuta usuraria a causa delle variazioni del mercato.

In questo caso, correttamente, i Giudici chiamati ad esprimersi, hanno ritenuto che la pattuizione non possa essere definita usuraria, in quanto al momento della stipula non esisteva la legge e nemmeno il tasso soglia. Non è possibile, quindi, richiedere l’annullamento della clausola sugli interessi corrispettivi, come previsto dall’art. 1815 cod. civ., ma unicamente far rientrare il tasso pattuito entro la soglia massima consentita vigente nel tempo.

L’osservazione dell’usura sui conti correnti si fa su base trimestrale, ovvero quando vengono pagati interessi e competenze.

Le banche ed i loro tecnici giocano molto sull’equivoco, volendo far passare l’usura applicata ai conti correnti per usura sopravvenuta, che è riferibile esclusivamente ai mutui, limitando di molto la quantificazione del danno, d’altronde fanno il loro lavoro.

Nei fatti però, oggettivamente, per i conti correnti è più opportuno parlare di usura concretamente applicata.

Usura Concretamente Applicata

Facciamo un esempio concreto, per capirci, mentre immagino i tecnici filo bancari stracciarsi le vesti per quanto detto sopra.

La ditta “Tal Dei Tali srl” (nome di fantasia), sottoscrive un contratto di fido per elasticità di cassa di € 10.000,00, tasso debitore pari 10%.

Nel secondo trimestre del 2010 i tecnici di ReAsset Anatocismo osservano che la società ha pagato:

  • € 296,00 per interessi
  • € 96,00 per commissione disponibilità fondi
  • € 197,00 per spese collegate all’erogazione del credito
  • € 589,00 Totale

In estratto conto la banca riporta un TEG del 10,85%, perché ha calcolato solo gli interessi corrispettivi, mentre, nei fatti, il tasso effettivo, TEG, realmente applicato è pari al 20,60% quando la soglia usura vigente si attestava al 14,73%.

Non è avvenuto che il tasso contrattuale sia divenuto maggiore della soglia, è avvenuto che la banca ha applicato spese e commissioni andando, come si dice, “con la mano pesante”.

In questo caso si può e si deve richiedere lo storno di tutti gli interessi e spese a qualsiasi titolo pagati come previsto dall’art. 1815 cod. civ.

Calcolo Usura Conto Corrente

Per il calcolo del TEG, tasso effettivo globale, quindi per la verifica sulla usurarietà delle condizioni economiche, siano esse contrattuali o concretamente applicate, la formula di calcolo è la medesima ed è fornita da Banca D’Italia nelle sue “Istruzioni Per La Rilevazione Del Tasso Effettivo Globale Medio Ai Sensi Della Legge Sull’usura”, ed è la seguente:

Fino al 31.12.2009
TEG = Interessi x 36500/Numero Debitori + Oneri x 100 / accordato

Dal 01.01.2010
TEG = Interessi x 36500/Numero Debitori + Oneri su base annua x 100 / accordato

Dove:

  • Il TEG è il tasso effettivo globale applicato dall’intermediario al correntista;
  • Gli interessi sono dati dalle competenze di pertinenza del trimestre di riferimento ed addebitate sul conto corrente;
  • I numeri rappresentano il prodotto all’unità di ogni saldo per i giorni intercorrenti dalla valuta ricalcolata dello stesso saldo, alla valuta ricalcolata al saldo successivo.
  • Gli oneri sono le spese che vengono addebitate sul c/c trimestralmente insieme agli interessi.
  • L’accordato è la somma messa a disposizione dalla banca in favore del correntista; tale dato è reperibile sugli estratti conto in linea scalare.

Da notare che sino al 31.12.2009 le commissioni legate alla remunerazione del fido o degli sconfinamenti, per giurisprudenza maggioritaria, devono essere escluse dal computo, successivamente, con l’entrata in vigore della legge 2/2009, vanno inserite su base annua quindi moltiplicando la commissione pattuita su base trimestrale per 4.

Tasso Soglia Usura – Tasso Usura Conto Corrente Bancario

Il tasso soglia conto corrente, come sopra accennato e parimenti alle altre categorie, varia di trimestre in trimestre.

Le banche trasmettono a Banca D’Italia, ogni trimestre, i tassi medi applicati per specifica categoria. Il tasso medio nazionale rilevato è quindi denominato TEGM (tasso effettivo globale medio); il TEGM aumentato dello spread vigente diviene il tasso soglia.

Il tasso soglia usura è quindi così calcolato:

Tasso Soglia = TEGM + 50%

Mettiamo quindi, per esemplificare, che il TEGM rilevato al 31.12.2009 per le aperture di credito oltre € 5.000,00 fosse pari al 9,59%; per il trimestre successivo il tasso soglia sarebbe stato pari al 14,385% (TEGM 9,59% + 4,795% = 14,385%).

Ciò sino alla entrata in vigore del decreto-legge 70/2011 che prevede una variazione, oggettivamente in favore alle banche, per il calcolo del TEGM, che quindi sarà così calcolato:

Tasso Soglia = TEGM + 25% + 4 punti percentuali

Per fare un esempio concreto e capirci meglio, nel secondo trimestre 2012 il TEGM era pari al 9,31%, il tasso usura conto corrente è pari al 15,6375%, ovvero TEGM + 25% + 4%.

Tale cambio fa salire di molto la differenza tra TEGM e tasso soglia rispetto al passato, ciò non di meno, le banche, grandi predatrici, riescono nell’impresa e superano il limite.

Conseguenze Usura Bancaria

Ma cosa succede alla banca che fa usura?

La legge, con l’art. 1815 del Codice Civile, prevede:

“Se sono convenuti interessi usurari la clausola è nulla e non sono dovuti interessi”.

La banca “beccata” nell’applicare usura dovrà restituire tutti gli interessi percepiti, tutti, non solo quelli in eccesso!

Quando racconto ai miei clienti di questa cosa, spesso mi viene sollevata un’eccezione: “ma mica sono stupidi o pazzi i banchieri che fanno una cosa del genere!”.

La verità però è che sono troppo furbi e probabilmente anche io al posto loro mi comporterei così.

Se si rilevano interessi in usura la banca deve restituire solo quello che ha preso, e non doveva prendere, non ci sono penalità diverse o più pesanti.

Capite bene quindi la disparità con qualsiasi altra forma di illecito, vedi furti o lavoro in nero.

È comunque sempre bene riprendersi ciò che ci appartiene, spesso, nel corso di un rapporto di conto corrente maturano grandi somme.

Vedi alcuni nostri risultati.

Come Difendersi – Perizia Usura Conto Corrente

L’unico modo valido per difendersi dalla usura bancaria, opporsi a un decreto ingiuntivo e altre azioni esecutive come il pignoramento, o semplicemente recuperare i tuoi soldi, è citare la banca in Giudizio, in sintesi, anticipare le sue mosse.

Inutile o perfettamente inutile nel caso di usura conto corrente trattare con il direttore a causa dei suoi poteri di decisione, perchè è risaputo ormai che i direttori di oggi hanno un potere decisionale pari allo zero.

Anche rivolgersi all’ABF, arbitro bancario finanziario, rappresenta una mera perdita di tempo.

Io consiglio caldamente di citare la banca in giudizio, o opporsi alle azioni in corso e per farlo è bene munirsi di una perizia econometrica da noi redatta, che metta nero su bianco le anomalie rilevate, la metodologia di calcolo e la quantificazione del maltolto.

Il dato tecnico/numerico contenuto in perizia, che evidenzia e quantifica le anomalie, è necessario al tuo legale, o a uno di nostra fiducia se preferisci. I dati, infatti, devono essere riportati nell’atto di citazione, in assenza la domanda può essere considerata dal Giudice generica, esplorativa, e non essere accolta. Con la citazione depositata in Tribunale otterremo i seguenti vantaggi:

  • La banca non potrà esporre a sofferenza il debitore e i suoi garanti sino alla fine del giudizio, e potrebbero volerci diversi anni.
  • Non potrà, sempre la banca, promuovere altre azioni giudiziali in attesa del giudizio in corso.
  • Aumentare le probabilità di recupero di quanto pagato o significativa diminuzione del debito.

Da oltre dieci anni, ReAsset analizza i rapporti bancari di ogni natura per individuare anomalie e far valere i tuoi diritti, ovvero farti ottenere rimborsi e risarcimenti o riduzione e dilazione del debito.

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