PERIZIA ECONOMETRICA

Perizia Econometrica: Cos'è e Come Funziona

La perizia econometrica è uno strumento essenziale per chiunque debba affrontare un contenzioso bancario, sia in sede giudiziale che stragiudiziale. Redatta da professionisti specializzati in analisi finanziaria o dottori commercialisti con consolidata esperienza nel settore, questa analisi permette di identificare e quantificare le anomalie nei rapporti bancari.

Utilità della Perizia Econometrica

Una perizia econometrica può essere utilizzata in diverse situazioni:

  • Negoziazioni Stragiudiziali: Per ottenere migliori condizioni o rimborsi dalla banca.
  • Opposizioni Giudiziali: Per resistere a richieste di rientro, revoche di affidamenti, decreti ingiuntivi, precetti o pignoramenti.
  • Cause Contro la Banca: Per richiedere l’accertamento del saldo o la ripetizione di indebiti.

Come Viene Redatta una Perizia Econometrica

  • Analisi Contrattuale: Individuazione delle criticità, come usura originaria o pattuizioni contro legge.
  • Inserimento Dati: Tutti i movimenti contabili vengono inseriti in un software apposito.
  • Ricalcolo Saldo: Utilizzando formule di matematica finanziaria, si procede al ricalcolo del saldo epurato dalle anomalie.

Struttura della Perizia Econometrica

La perizia econometrica è composta da:

  • Parte Descrittiva: Elenco della documentazione analizzata e metodologia di calcolo.
  • Esposizione delle Anomalie: Dettagli delle criticità riscontrate con cenni giuridici.
  • Tabelle Tecniche di Calcolo: Dettaglio dei calcoli effettuati.
  • Sintesi Numerica: Quantificazione delle anomalie rilevate.
  • Sintesi Finale: Riassunto dei risultati della perizia.

Esempi di Perizie Econometriche

Perizia Econometrica su Conto Corrente

Per comprendere la composizione di una perizia econometrica, riportiamo un estratto di una perizia su anatocismo presentata in giudizio contro una primaria banca. L’analisi riguardava un conto corrente affidato con un fido per cassa di € 130.000,00.

Estratto della Perizia:

“Dall’analisi effettuata, si rileva l’esistenza di un unico contratto di affidamento datato 02.06.2006.

Non è stata riscontrata usura originaria. Il tasso debitore indicato nel contratto è del 7,95%. Tuttavia, la banca ha costantemente applicato interessi superiori a quelli pattuiti, con un tasso medio applicato del 15,49% e un picco massimo del 40,22% registrato nel secondo trimestre del 2011. Gli interessi debitori sono stati successivamente riportati nei limiti delle pattuizioni contrattuali.

In caso di superamento delle soglie di usura durante il rapporto, il tasso debitore è stato adeguato alle pattuizioni o alla soglia vigente, qualora questa fosse inferiore. Non è stata pattuita reciprocità per gli interessi attivi, pertanto, nel ricalcolo, è stata eliminata la capitalizzazione trimestrale degli interessi (anatocismo).

Il contratto prevedeva una commissione di massimo scoperto (CMS) del 0,99%, ma non ne esplicitava la modalità di calcolo. Di conseguenza, le CMS, insieme a tutte le altre commissioni applicate, sono state rimosse.”

Tabella riepilogativa:

Voce Importo
Saldo Banca -€ 123.862,00
Saldo Ricalcolato -€ 21.324,00
Differenza Saldi € 102.538,00
Di Cui  
Anatocismo € 22.558,36
Commissioni Non Pattuite € 18.456,84
Rettifica Interessi € 32.812,16
Commissioni Non Pattuite € 19.482,22
Commissioni Illegittime € 9.228,42

Perizia Econometrica su Mutuo

 

In precedenza abbiamo visto un esempio di perizia su anatocismo relativa a un conto corrente. Di seguito riportiamo un estratto di una perizia su un mutuo usurario.

Estratto della Perizia:

“Dall’analisi della documentazione esaminata, emerge la presenza di pattuizioni in usura originaria riguardanti la clausola sugli interessi corrispettivi.

Includendo nel calcolo del TEG (Tasso Effettivo Globale) tutte le spese accessorie collegate all’erogazione del credito, secondo le istruzioni della Banca d’Italia, si rileva un tasso effettivo applicato del 5,47%, superiore al tasso soglia vigente del 3,90%.

Questa stima è influenzata in modo significativo dall’assicurazione creditor protection, costata alla cliente € 12.525,48, a fronte di un netto erogato di € 121.300,00.

Il beneficiario dell’assicurazione è la banca erogante, pertanto i costi devono essere inclusi nel calcolo del TEG.

Poiché il tasso effettivo applicato al contratto supera la soglia vigente, la clausola contrattuale sugli interessi corrispettivi è nulla ex art. 1815 cod. civ. La pattuizione prevedeva il pagamento di € 64.679,20 per interessi, cifra che deve essere restituita al cliente sottoscrittore.”

Tabella Riepilogativa:

Tipo di Rapporto Mutuo ipotecario
Importo Finanziamento € 137.000,00
Commissione di Istruttoria € 1.300,00
Polizza Incendio n. 1016201809 € 900,00
Polizza Creditor Protection n. 1000467303 € 974,53
Polizza CPI Vita n. 2067730/2765 € 12.525,47
Somma Spese Iniziali € 15.700,00
Importo Rata € 830,33
Numero Rate 240 a scadenza mensile
Tipologia Ammortamento Francese
Indicizzazione Fissa
Riferimento Euroirs
ISC 3,90%
Netto Erogato € 121.300,00
Somma Interessi Contrattuali € 64.679,20
ISC Contrattuale 3,90%
TEG (Tasso Effettivo Globale Rilevato) 4,947%
Tasso Soglia Vigente 3,90%

Costi della Perizia Econometrica

Il costo di una perizia econometrica varia in base alla quantità di dati da analizzare, il tipo di rapporto, e gli anni oggetto di esame. Non è possibile stimare un costo senza una valutazione preliminare del lavoro da eseguire.

Come Ottenere una Perizia Econometrica

  • Primo Incontro: Descrizione del problema e analisi preliminare.
  • Valutazione Documentazione: Individuazione delle anomalie nei contratti e documenti bancari.
  • Preventivo: Fornitura di un preventivo dettagliato delle spese.
  • Formalizzazione Incarico: Accettazione del preventivo e inizio del lavoro.

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