Anatocismo interessi passivi: come ottenere il rimborso
Sempre più imprenditori e professionisti si rivolgono a noi per problemi di anatocismo interessi passivi.
Se anche tu starai leggendo questo articolo, probabilmente, avrai sentito parlare del problema, temi di esserne vittima e vuoi capire nei fatti cos’è l’anatocismo e come si calcolano gli interessi anatocistici.
Soprattutto, vorrai capire se le c.d. clausole anatocistiche siano veramente nulle e di conseguenza sia possibile ottenere il rimborso.
Ebbene, in questo articolo ti aiuteremo a fare chiarezza sul tema dell’anatocismo bancario.
Per ulteriori dubbi o per scoprire se anche tu sei vittima di anatocismo non esitare a contattarci.
Anatocismo significato
Con il termine “anatocismo” si indica un metodo di calcolo degli interessi che ne determina un aumento geometrico ed esponenziale.
In particolare, l’anatocismo consiste nella c.d capitalizzazione degli interessi, vale a dire nel calcolo degli interessi su interessi. L’Istituto in questione non applica gli interessi debitori basandosi solo sul capitale dovuto, bensì sul capitale maggiorato degli interessi maturati nel periodo precedente.
Si tratta di una tecnica finanziaria ben pensata per aumentare, spesso illecitamente, i profitti aziendali. Ebbene, le Banche non sono altro che imprese che cercano solo ed unicamente il profitto, violando, molto più spesso di quanto si potrebbe pensare, la normativa vigente.
In altri termini, Anatocismo e usura bancaria, diversamente da quello che si possa pensare, non rappresentano l’eccezione, bensì la prassi.
Disciplina normativa
Nell’ordinamento italiano l’anatocismo è disciplinato dall’art 1283 codice civile, il quale recita testualmente:
“In mancanza di usi contrari, gli interessi scaduti possono produrre interessi solo dal giorno della domanda giudiziale o per effetto di convenzione posteriore alla loro scadenza, e sempre che si tratti di interessi dovuti almeno per sei mesi”.
A partire dal 1952, la frase “In mancanza di usi contrari” è stata interpretata dall’ABI prevedendo la capitalizzazione degli interessi a favore della banca ogni tre mesi (a marzo, a giugno, a settembre e a dicembre), e quelli a favore del cliente solo annualmente.
Di lì a poco, la delibera CICR del 9 febbraio 2000, avrebbe previsto per i contratti successivi al 22.04.2000, che l’anatocismo bancario fosse presente seppure a certe condizioni:
“nel conto corrente l’accredito e l’addebito degli interessi avviene sulla base dei tassi e con le periodicità contrattualmente stabiliti. Il saldo periodico produce interessi secondo le medesime modalità.
Sarà necessario attendere le pronunce della Suprema Corte sul tema e la modifica dell’art.120 comma 2 del Testo unico bancario (TUB) prevista dalla legge di stabilità 2014, per vedere introdurre il divieto di anatocismo nelle operazioni bancarie.
Tuttavia, la nuova modifica dell’art. 120 TUB, apportata dal D.L. 14 febbraio 2016, n. 18, all’art. 17-bis, comma 1, limitò il divieto di capitalizzazione ai soli interessi debitori, nulla fu previsto per gli interessi di mora.
Calcolo anatocismo bancario
Anatocismo conto corrente affidato
Nello specifico, come si manifesta l’anatocismo degli interessi passivi (o capitalizzazione composta degli interessi) ?
Supponiamo che il conto corrente abbia alla chiusura contabile trimestrale un saldo negativo. Il saldo negativo produrrà conseguentemente interessi passivi, i quali a loro volta incrementeranno il saldo negativo di chiusura del rapporto. Quest’ultimo alla successiva chiusura trimestrale produrrà nuovi interessi ed ecco verificata la condizione necessaria dell’anatocismo:
interessi sugli interessi ovvero debito su debito…uguale Anatocismo!
Alla stessa maniera le spese e le varie commissioni quali “Commissione Massimo Scoperto“, “Commissione Disponibilità Fondi” e “Commissioni Istruttoria Veloce” utilizzate dalla banca per remunerare i vari servizi, verranno addebitate sul rapporto di conto corrente ed incrementeranno il debito finale di chiusura, il quale conseguentemente genererà nuovi interessi passivi e produrrà la stessa condizione di anatocismo.
Parimenti alle spese e alle commissioni, anche le competenze maturate sul rapporto di anticipo fatture, tutte le imprese ne hanno uno, verranno girocontate sul conto corrente ordinario, incrementeranno il debito e così via..
Calcolo interessi anatocistici su conto corrente
Ma concretamente, come si calcola l anatocismo?
Supponiamo, in primo luogo, che l’azienda ReAsset abbia un fido per elasticità di cassa di € 90.000,00 concesso in data 01.01.2011.
In secondo luogo, che il tasso di interesse per interessi debitori applicato sia pari al 12% e che il fido venga utilizzato il 50% dei giorni disponibili in un trimestre, questa è una stima molto prudenziale.
Prendiamo in esame un decennio, quindi dal 01.01.2011 al 31.12.2020.
Mettiamo che la banca applichi, come prassi e normalità, “l’Anatocismo interessi passivi ” e quindi ogni trimestre addebiti gli interessi del trimestre precedente sul debito del conto corrente.
Vediamo cosa accade concretamente:
Visto che, ad ogni trimestre, la banca addebita gli interessi debitori sul debito del conto corrente, avverrà che il debito, solo per effetto dell’anatocismo interessi passivi avrà raggiunto € 159.894,30, e le competenze pagate ed accumulate ammonteranno ad € 72.286,15.
Per ovvi motivi il nostro esempio rientra in una visione troppo semplicistica ed ottimistica della realtà.
Nella realtà, infatti, la banca avrà addebitato oltre agli interessi, anche spese, commissioni massimo scoperto, commissioni disponibilità fondi, commissioni istruttoria veloce etc…
Dunque, il debito sarà enormemente maggiore.
Vediamo cosa accadrebbe se la banca non applicasse il c.d. Anatocismo Interessi Passivi:
La somma degli interessi, senza anatocismo e quindi in regime di capitalizzazione “semplice” degli interessi sarebbe pari ad € 53.452,60.
In sintesi, confrontando i due regimi di capitalizzazione, avremo una differenza pari ad € 18.833,54. Ovvero nella realtà, la ReAsset si troverebbe a pagare ben € 18.833,54, di interessi anatocistici non dovuti.
La tabella e l’esempio di cui sopra espongono un tipo di Anatocismo che può definirsi classico. Ci sono, tuttavia, altre forme di anatocismo, ad esempio quella del c.d. “Anatocismo Occulto”.
Cos’è l’anatocismo interessi passivi occulto?
Come sopra accennato, nella prassi bancaria, le competenze maturate sui rapporti di anticipo fatture, anticipo fornitori, etc, vengono “girocontate” sul conto corrente ordinario. Competenze, quindi, che incrementeranno il debito del conto corrente ordinario, il quale produrrà altri interessi passivi e quindi…
interessi sugli interessi… debito su debito… uguale Anatocismo!
Facciamo un esempio.
In primo luogo supponiamo che l’azienda ReAsset, abbia un fido di cassa pari ad € 90.000,00 ed un fido per anticipo fatture per € 100.000,00 e che paghi il 12% di interessi debitori sul conto ordinario ed il 6% sul rapporto per anticipo fatture.
Le competenze del c/c anticipi girocontate sul c/c ordinario creano un effetto moltiplicativo, che fa lievitare artificiosamente ed esponenzialmente il debito. Si arriverà, infatti, sul c/c ordinario ad un saldo finale negativo di € 248.354,04.
In sintesi, avendo ipotizzato di avere un fido di cassa di € 90.000,00 ed uno per anticipi fatture per € 200.000,00.
Di pagare, poi, il 12% di interessi sul conto ordinario ed il 6% sugli anticipi.
In un decennio, ReAsset pagherebbe ben € 95.208,20 di interessi debitori, esattamente 41.755,60 € in più (effetto anatocismo) rispetto alla gestione del singolo conto corrente ordinario.
I conteggi effettuati sono, ovviamente, esemplificativi.
Posso affermare, di sicuro, che analizzando un conto con le caratteristiche di cui sopra le cifre esposte sono prudenziali.
Ciò nondimeno, non si è tenuto in considerazione delle altre innumerevoli anomalie che di norma sono presenti su un rapporto di c/c bancario, quali: usura bancaria, tassi ultralegali, modifiche unilaterali non notificate, commissione massimo scoperto- CMS, commissione disponibilità fondi- CDC e commissione istruttoria veloce- CIV.
Ad ogni modo, se temi di stare pagando alla Banca interessi non dovuti, commissioni e spese troppo eccessive, contattaci.
Lasciaci i tuoi dati, un consulente ti contatterà gratuitamente entro 48 ore.
Come ottenere il rimborso per l’Anatocismo
Il rimborso può essere richiesto con un giudizio ordinario, con un ricorso all’ABF l’arbitro bancario e finanziario o con reclamo diretto all’istituto bancario.
Detto molto francamente il reclamo all’ABF o all’istituto bancario a poco o nulla servono.
Qualora sussistano le condizioni, è consigliabile citare la banca in giudizio, ordinario o veloce, previo diffida.
Ciò, perché per quanto possa sembrare paradossale ma vi assicuro che è così, non appena la banca viene citata in giudizio mostra tendenzialmente un atteggiamento di maggiore apertura alla trattativa. E’ proprio in questi casi che si può riuscire a raggiungere una composizione bonaria ancora prima della sentenza.
Laddove non si riesca a raggiungere una composizione bonaria e si prosegue nel giudizio ordinario le percentuali di recupero sono comunque elevate.
Vedi i nostri casi di successo (anatocismo sentenze)
Per fare questo, bisogna prima di tutto affidarsi ad uno studio tecnico specializzato in contenzioso bancario, e nello specifico in anatocismo bancario.
Devi affidarti al team ReAsset.
Per il recupero degli interessi anatocistici sarà necessario, innanzitutto, effettuare una pre analisi. In questa fase si effettuerà un primo check degli estratti conto e della documentazione contrattuale.
Una volta individuati gli illeciti e qualora sussistano i presupposti economici, si procederà, previo incarico, alla stesura della perizia econometrica, preceduta da una più avanzata analisi del conto corrente che permetterà di individuare l’esatto ammontare delle somme non dovute
Da oltre dieci anni, ReAsset analizza i rapporti bancari di ogni natura per individuare anomalie e far valere i tuoi diritti.
Pertanto, se temi di aver subìto un illecito bancario, non esitare a richiedere una consulenza gratuita.
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